Descrizione
Ingredienti: Olive, timo, origano, alloro, sale, acqua ed olio di girasole
Produttore: Cooperativa Agricola TAYMATE
La nostra cooperativa è nata nel 2008. All’inizio eravamo 16 soci con un capitale di 1200 dh (120 €) ciascuno ed oggi siamo 20 soci ben formati nel settore e divenuti una risorsa complementare al sostentamento delle nostre famiglie. Ci occupiamo principalmente della conservazione naturale delle olive, prodotto tipico del nostro territorio del Medio Atlante. Nel 2016 e 2018 abbiamo ricevuto la “Medaglia d’oro” alla fiera internazionale di Meknes come premio per la qualità delle nostre olive.
Luogo di produzione: comune di Timoulilt, Provincia di Azilal, Regione Beni Mellal-Kenifra
Metodo e filiera di produzione:
Ci riforniamo delle olive dai nostri soci agricoltori, le selezioniamo, le laviamo e le inseriamo in grandi contenitori alimentari insieme all’acqua e al sale. Lasciamo questi contenitori al sole, rotolandoli di tanto in tanto, in modo che nel tempo l’oliva diventi nera ed asciutta. Non aggiungiamo né soda né nessun altro prodotto per la conservazione. Per ottenere questa ricetta gustosa, quando riceviamo degli ordini, mettiamo in una casseruola l’olio di girasole di qualità e certificato, ci aggiungiamo le erbe aromatiche dei nostri campi (timo ed origano) e lasciamo pochi minuti sul fuoco basso affinché l’olio prenda il gusto degli aromi (evitando l’ebollizione). Lasciamo poi raffreddare. Aggiungiamo alle olive nere l’olio aromatizzato, con delle foglie di alloro intere ed un po’ delle aromatiche tritate.
Consigli per l’uso:
Le olive si prestano davvero a molti utilizzi. Possono essere mangiate così come sono come snack o aperitivo. Si usano poi nelle insalate, per insaporire delle verdure in padella, come accompagnamento alla carne, per preparare sughi o salse per tartine. In Marocco è un alimento sempre presente nelle tavole di case e ristoranti.
Questa varietà specifica di olive si chiama “picholine” che deriva dalla leggenda di due fratelli italiani di cognome Piccolini che utilizzavano il cloruro di potassio contenuto nella cenere di legno duro per addolcire le olive. Come tutte le olive, l’oliva picholine è un alimento ricco di ferro e sodio.
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